L’Aid Trasparency Index (ATI) è un indice pubblicato ogni anno dall’organizzazione Publish What You Fund (PWYF), che valuta la trasparenza dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo dei 68 principali donatori del mondo, pubblici e privati. L’ATI utilizza 39 indicatori, di cui 3 misurano l’impegno per la trasparenza dell’aiuto e 36 la pubblicazione delle informazioni sulle attività di aiuto svolte. Sulla base dei risultati ottenuti, i donatori vengono classificati in 5 categorie: Very Good, Good, Fair, Poor, Very Poor.
L’indice 2014 conferma le tendenze osservate negli anni precedenti. Miglioramenti significativi nella pubblicazione dei dati relativi alle proprie attività e ai finanziamenti ai PVS riguardano 7 organizzazioni, posizionate nella categoria “Very Good”. In testa alla classifica si trova l’UNDP (91%), seguito dal UK Department for International Development (88%) e dal Millennium Challenge Corporation (87%).
Progressi rispetto al 2013 sono registrati da tre banche di sviluppo (l’African Development Bank, l’Asian Development Bank, l’Inter-American Development Bank), dal Canada, da alcune agenzie dell’UE, dal Global Fund, dalla Svezia e dall’UNICEF. In generale le organizzazioni multilaterali confermano una migliore performance rispetto a quelle bilaterali, con 11 delle 17 prese in esame inserite nelle categorie Very Good e Good.
Tra i paesi membri dell’Unione Europea, l’Italia risulta tra i donatori meno trasparenti in materia di Aiuti Pubblici allo Sviluppo (APS). Con un punteggio di 15,7%, si posiziona al 54° posto, classificandosi nella categoria “Very Poor”. Rispetto al 2013 in cui era 60° su 67°, la sua posizione risulta migliorata grazie alla pubblicazione di report annuali, audit e country strategies, ma si conferma stabile nella categoria “Very Poor”. Secondo il rapporto, pur avendo lanciato nel luglio 2014 il nuovo portale OpenAid Italia, la Farnesina fornisce solo informazioni storiche fino al 2013 e non pubblica i suoi dati secondo lo standard IATI – International Aid Transparency Initiative. Questa iniziativa è stata lanciata in occasione del Terzo Forum di alto livello sull’efficacia dell’aiuto allo sviluppo, tenutosi ad Accra, in Ghana, nel 2008.
Le raccomandazioni contenute nell’indice invitano l’Italia ad aderire allo standard IATI il prima possibile, per rispettare la scadenza stabilita di dicembre 2015. Il report auspica inoltre che il nostro paese aggiorni il suo piano di azione nazionale – OGP National Action Plan, includendo impegni ambiziosi in materia di trasparenza degli aiuti.