Martedì 22 maggio, presso la sede della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) a Roma, si è tenuto l’incontro tra l’Inviata Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i Giovani, Jayathma Wickramanayake, e alcuni rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni giovanili impegnate a promuovere l’Agenda 2030 in Italia.
All’evento erano inoltre presenti molti studenti di scuole superiore ed università.
La Rete italiana “Giovani, Pace e Sicurezza” è intervenuta in tale contesto tramite il suo portavoce Renato Cursi, socio del Centro Studi Difesa Civile.
L’incontro, moderato dalla dott.ssa Giada Dionisi (SIOI), si è aperto con l’intervento dell’ospite d’onore, la giovane UN Youth Envoy, che ha raccontato come la sua esperienza di attivista nel campo del peacebuilding e dei diritti umani in Sri Lanka abbia contribuito a prepararla al compito che la attende in questi anni. A più riprese Jayathma ha poi esortato i relatori e i giovani intervenuti alla conferenza ad impegnarsi affinché l’Italia possa contribuire a far sì che l’Agenda 2030 diventi “l’Agenda della gente” e non solo un programma delle istituzioni internazionali.
La parola è quindi passata al dott. Diego Cimino, Segretario di Legazione presso la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), che ha presentato le iniziative messe in campo dalle istituzioni italiane e confermato il sostegno italiano al protagonismo dei giovani nella realizzazione dell’Agenda 2030. La dott.ssa Giuseppina De Marco, Italian Youth Delegate presso le Nazioni Unite per il 2017/2018, ha raccontato la sua esperienza di giovane rappresentante dell’Italia presso le Nazioni Unite. Il suo mandato annuale, condiviso con il collega dott. Tommaso Murè, è consistito in parte nel lavoro di rappresentanza e negoziazione presso l’Assemblea Generale ONU nella sessione dell’autunno scorso, e in parte nel lavoro di sensibilizzazione delle nuove generazioni italiane alle tematiche oggetto dei lavori di questa organizzazione internazionale, inclusa appunto l’Agenda 2030. Al termine del suo intervento, la dott.ssa De Marco ha infine ricordato ai giovani presenti che sono ancora in corso le selezioni per i due prossimi UN Youth Delegate che rappresenteranno l’Italia alle Nazioni Unite per il 2017/2018.
Il dott. Paolo Petrocelli, Presidente dell’Associazione Giovani per l’UNESCO, è intervenuto stimolando gli studenti presenti a riflettere sul ricco patrimonio culturale dell’Italia e sulle opportunità che la cooperazione internazionale in materia di educazione, scienza e cultura offre ai giovani. Eliana Pitti, responsabile della Segreteria Internazionale del Forum Nazionale Giovani, ha poi presentato il lavoro svolto dal Forum, ente di raccordo ufficiale tra le istituzioni e le associazioni giovanili in Italia.
Al termine di un tempo dedicato alle domande e risposte tra studenti e relatori, è quindi intervenuto Renato Cursi, portavoce della Rete italiana “Giovani, Pace e Sicurezza”. Il suo è intervento è stata l’occasione per introdurre nel dibattito il contenuto e soprattutto le opportunità messe a disposizione dalla Risoluzione 2250, adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 9 dicembre 2015. Dopo aver presentato i punti di contatto tra questo strumento e l’Agenda 2030, Renato Cursi ha quindi presentato la Rete, di cui il Centro Studi Difesa Civile è membro fondatore, e annunciato la pubblicazione della traduzione italiana del Progress Study della Risoluzione.
L’incontro si è infine concluso con gli interventi di Alice Rinalduzzi, responsabile delle relazioni esterne di AIESEC Italia, Angela Scicchitano, Coordinatrice Nazionale del Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale (MSOI), Alessandra Gaito (European Law Students Association) e Gabriele Bellocchi (vicepresidente nazionale e rappresentante della gioventù della Croce Rossa Italiana). Al termine della conferenza, i giovani rappresentanti della Rete italiana “Giovani, Pace e Sicurezza” hanno potuto dialogare con la UN Youth Envoy e ringraziarla per la sua presenza e il suo incoraggiamento a sviluppare ulteriormente questi temi in Italia in dialogo con le istituzioni.