Dal 18 al 22 settembre 2018, a L’Aia, su iniziativa di UNOY, oltre 50 giovani peacebuilders provenienti da ogni parte del mondo (tra cui Colombia, Sri Lanka, Georgia, Libia, Nigeria, Portogallo, Armenia, Ucraina, Turchia, Italia) si sono ritrovati per approfondire il tema “Shaping the narrative”.
Tra i partecipanti erano presenti anche due giovani soci del CSDC: Artsrun Pivazyan e Valentina Aslani.
Prendendo spunto da quanto detto dallo scrittore Claudio di Biagio: «Le storie sono importanti per come vengono raccontate, non per come siano esistite veramente», i/le partecipanti si sono soffermati sul potere delle parole, delle storie, sull’importanza del dialogo e del confronto costruttivo tra posizioni, pareri, punti di vista ed esperienze diverse, che consentono di approfondire la realtà, decostruire falsi miti, spesso legati a una narrativa dominante che predilige l’hate speech per la paura (spesso mancanza di conoscenza) di tutto ciò che è “altro”, come gli stranieri, i migranti, le minoranze religiose ed etniche con cui conviviamo.
Il discorso della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie dal titolo “The Danger of a Single Story” ha inaugurato l’evento e fornito spunti di riflessione e motivazione per le dinamiche dei giorni successivi, volte a diffondere approcci e strumenti utili per sviluppare narrative sociali inclusive, capaci di limitare il rischio che, a causa di una cattiva comunicazione e informazione, la violenza dilaghi nelle nostre società.
Le discussioni tematiche, le dinamiche di gruppo proposte, la condivisione di storie ed esperienze concrete da parte dei/lle giovani hanno favorito l’interazione, la conoscenza reciproca, l’instaurazione e il rafforzamento di amicizie e partenariati tra i partecipanti e le associazioni presenti.