Lisbona, 15 e 16 novembre 2018
Si è tenuto, presso l’Istituto Ismaili di Lisbona (Portogallo), il Lisbon Forum – un evento annuale organizzato dal North-South Centre del Consiglio d’Europa – dal titolo “Youth, Peace and Security: uplifting youth engagement in peace and democratic processes in the Euro-Mediterranean region”.
Il Lisbon Forum – che quest’anno ha visto tra i principali organizzatori Graziano Tullio, socio del CSDC e membro del team del North-South Centre – si svolge da sempre nel rispetto di una regola molto interessante: il cosiddetto “quadrilogue”, cioè il dialogo tra esponenti di organizzazioni internazionali e nazionali, governative e non, autorità statali, istituti di ricerca, rappresentanti della società civile.
Le due giornate di conferenza hanno avuto come obiettivo lo scambio e la condivisione di esperienze, opinioni, buone pratiche, sfide e criticità riguardo l’implementazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU n.2250 del 2015 sul tema “Giovani, Pace e Sicurezza”, senza tuttavia restringere il dialogo alla risoluzione in sé. Anzi, l’attenzione è stata posta sul riconoscimento formale del ruolo che i/le giovani svolgono nel mondo come “agenti di pace”: una prospettiva che apre a nuovi scenari e a nuovi impegni da parte delle autorità e della società civile, sia a livello locale/nazionale, sia a livello regionale e internazionale. Solo cambiando la narrativa e le attitudini dominanti – in cui prevalgono stereotipi e pregiudizi negativi a danno dei/le giovani – e moltiplicando gli approcci di inclusione, co-operazione e partenariato, sarà possibile ricercare soluzioni innovative per la promozione di una cultura della pace e il contrasto a qualsiasi forma di esclusione e violenza. I giovani e le giovani sono il presente e il futuro della società: il loro ascolto, supporto e coinvolgimento attivo nei processi politici e tavoli decisionali sono precondizione essenziale per l’adozione di decisioni democratiche e durature.
Tra i partecipanti al Lisbon Forum, anche Silvia Castellani (socia del CSDC) e Mohamed Ambrosini (Un Ponte Per…) che, oltre a rappresentare la Rete italiana “Giovani, Pace e Sicurezza”, hanno partecipato in qualità di Rapporteurs e redatto il Report finale. Il Forum, infatti, è stato solo l’inizio di una serie di future attività e azioni che, sulla base di quanto emerso, verranno pianificate e sviluppate nei prossimi mesi.