Trento, 16 dicembre 2021
Nell’ambito del Progetto di ricerca “Le shelter cities come luoghi di protezione per le attiviste dei diritti umani. Costruire spazi sicuri per creare nuove opportunità, occasioni di crescita e rafforzamento di capacità e competenze”, finanziato dalla Fondazione CARITRO, i partner di progetto CSDC e Associazione YAKU hanno organizzato un incontro pubblico con la cittadinanza per la restituzione dell’esperienza di ricerca.
L’incontro “Città Rifugio: Trento, Padova e Verona. Per un nuovo modello di tutela dei diritti umani e di chi li difende” si svolge a Trento, giovedì 16 dicembre 2021, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, e coordinato con la Rete “In Difesa Di”.
L’incontro intende illustrare alla cittadinanza cosa siano i programmi di Temporary Relocation per persone difensore dei diritti umani che vivono sotto minaccia, e il percorso in atto in Italia per sperimentare i primi programmi di accoglienza e protezione. Grazie all’impegno della società civile, organizzata nella Rete “In Difesa Di”, e alla risposta delle istituzioni, alcune città italiane hanno raccolto la sfida attivando i primi programmi di Temporary Relocation; Trento è la prima città in Italia ad assumere il ruolo di Città Rifugio (Shelter City).
La prima parte dell’incontro è dedicata alla presentazione dei risultati della Ricerca – realizzata nell’ambito del Progetto finanziato dalla Fondazione CARITRO – “Le esperienze di Temporary Relocation come luoghi di protezione per le attiviste e gli attivisti dei diritti umani. Linee guida per la creazione in Trentino di una Città In Difesa Di per difensore dei diritti umani minacciate”, e delle potenziali ricadute sul territorio di riferimento.
La seconda parte è dedicata ai programmi delle Città Rifugio: Trento, Padova, e anche Verona che ha da poco avviato il percorso per l’affiliazione alla rete delle Città Rifugio in Italia. E’ prevista la presenza dei due difensori provenienti dall’Africa che Trento e Padova ospiteranno fino al prossimo marzo. Partecipa anche la studiosa yemenita attualmente ospite dell’Università di Trento nell’ambito della Rete Scholars at Risk, che le ha dato rifugio e possibilità di continuare la sua attività di studio nonostante abbia dovuto lasciare il proprio Paese.
“Linee Guida per la creazione in Trentino di una Città Rifugio per difensore e difensori dei diritti umani minacciati“, tratte dalla Ricerca finanziata dalla Fondazione CARITRO.