Lunedì 21 maggio, presso la sede dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo (IRIAD) di Roma, si è tenuta la presentazione del volume del Prof. Giorgio Giannini, Presidente del Centro Studi Difesa Civile (CSDC), dal titolo “L’inutile strage. Controstoria della Prima guerra mondiale”.
A pochi mesi dal centenario della fine della “Grande Guerra”, questa pubblicazione, che ha avuto il Primo Premio per la Saggistica nella Edizione 2017 del Premio letterario Città di Castello, intende offrire uno sguardo diverso sulla narrazione italiana del primo conflitto mondiale, mettendo a disposizione del lettore punti di vista spesso trascurati.
Il Prof. Fabrizio Battistelli, Presidente dell’IRIAD, ha aperto l’incontro, ricordando che tutte le guerre producono tragiche conseguenze e ha quindi sottolineato la necessità di evitarle, a partire dall’impegno per il disarmo. Ha inoltre ricordato che il Prof. Giannini è stato fondatore dell’Archivio Disarmo nel 1982.
Il Prof. Luciano Zani, Docente Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha approfondito il tema della memoria della Grande Guerra, oggetto di uno dei capitoli del volume, presentando altre pagine inedite di controstoria della Prima guerra mondiale, spaziando dalla letteratura (D’Annunzio, Bloch) alla cinematografia (Olmi, Kubrik).
Il Prof. Maurizio Simoncelli, Vicepresidente dell’IRIAD, ha quindi ricordato due esempi di come la politica italiana faccia fatica a “fare i conti” con la storia della Prima guerra mondiale. Al riguardo, ha illustrato l’esperienza della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle spese di guerra, istituita nel 1920 per procedere all’accertamento degli oneri finanziari risultanti a carico delle spese effettuate dalle diverse amministrazioni pubbliche italiane durante il conflitto mondiale, ma destinata ad essere travolta dall’avvento del fascismo. Poi, nella Legislatura appena conclusa, infine, per iniziativa dell’on. Zanin il Parlamento avrebbe avuto l’opportunità di riabilitare i soldati italiani fucilati in occasione di tale conflitto, ma la Commissione Difesa del Senato ha bloccato l’ iniziativa.
Il Prof. Giorgio Giannini, infine, autore del volume e Presidente del CSDC, ha raccontato la genesi del volume ed ha analizzato alcuni dei temi che non erano stati approfonditi dai Relatori, come quelli dei prigionieri di guerra, degli obiettori di coscienza italiani e soprattutto quello della giustizia militare “sommaria”. Ha poi portato alla riflessione del pubblico l’opportunità che non siano più intitolate le strade e le piazze ai Comandanti responsabili delle carneficine, delle esecuzioni sommarie e delle decimazioni, come è stato fatto da alcuni anni ad Udine, dove Piazza Cadorna è diventata Piazza dell’Unità d’Italia, e come si sta cercando di fare in altri Comuni
La presentazione del libro è stata seguita con vivo interesse dai numerosi presenti, alcuni dei quali hanno partecipato al dibattito.