Trento, 4 e 5 novembre 2016
Sono stati convocati gli “Stati Generali della Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta”.
L’incontro è stato un passo importante all’interno della Campagna “Un’altra Difesa è possibile”, che vede sei Reti di organizzazioni italiane coinvolte nel sostenere una proposta di legge per la costituzione di un Dipartimento per la Difesa Civile Non Armata Nonviolenta.
Al tavolo dei relatori si sono alternati esperti di Protezione Civile e Disarmo, membri di organizzazioni impegnate in attività di Corpi Civili di Pace e Peace Studies, esponenti politici nazionali e locali.
Partendo dall’analisi di rischi e minacce, gli interventi si sono concentrati sul tema del disarmo e dell’azione dei Corpi Civili di Pace.
Per il Tavolo ICP è intervenuta Martina Pignatti (Un Ponte Per), che ha ricordato le sfide legate all’implementazione di progetti di Corpi Civili di Pace. Fra queste, è stata sottolineata più volte l’assunzione di rischi, la formulazione del mandato, le relazioni con la società civile dei Paesi d’intervento così come con le istituzioni italiane.
Il Centro Studi Difesa Civile ha portato il proprio contributo attraverso l’intervento di Bernardo Venturi, nel dialogo tematico riguardante la “ricerca e gli studi per la pace nell’esperienza italiana”. Il dott. Venturi ha ricordato che gli Studi per la Pace sono fondamentali per comprendere e costruire una reale pace positiva. Lo studio specializzato permette infatti di sistematizzare l’esperienza acquisita sul campo, in modo da formulare e portare in spazi di dialogo istituzionale proposte efficaci e coerenti con i valori. Si auspica quindi che esperienza, ricerca e formazione siano parti di una stessa filiera, che garantisca continuità e qualità dell’intervento. In continuità con l’impegno del CSDC sulle questioni di genere e implementazione della Risoluzione 1325, Venturi ha anche ricordato l’importanza di una riflessione continua sulla partecipazione delle donne negli spazi dedicati alla costruzione e allo studio sulla pace. Sul tema è intervenuta, sempre per il CSDC, Sara Ballardini, coinvolta nell’azione di advocacy per il nuovo NAP 1325 all’interno della piattaforma GIPP (Genere Interventi e Processi di Pace), di cui il CSDC è promotore e parte attiva.
Per approfondimenti, il comunicato della campagna sull’evento.